VETERINARIO ESPERTO IN COMPORTAMENTO ANIMALE (COMPORTAMENTALISTA)

È una figura relativamente nuova in Italia, negli altri paesi europei e negli Stati Uniti questa figura professionale
è presente da molto più tempo e questo forse è alla base della mancanza di informazione su quale sia il ruolo svolto da tale esperto.

Si tratta di un professionista che ha conseguito la laurea in Medicina Veterinaria e che negli anni successivi ha approfondito i suoi studi frequentando: un master universitario di secondo livello e/o una scuola di specializzazione che secondo le direttive emanate dalla FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani), gli consentono di occuparsi delle patologie psicologiche e psichiatriche (comportamentali) degli animali, di valutare il loro benessere osservando che siano rispettate e garantite le caratteristiche etologiche di specie ed infine di prendere in considerazione la componete relazionale, quindi il binomio pet-proprietario, valutando la comunicazione e la relazione.

EDUCATORE CINOFILO

È colui che supporta il cane nello sviluppo di capacità sociali e cognitive.
Educare significa "tirare fuori" e deriva etimologicamente da "ex-ducere", quindi compito dell'educatore è quello di aiutare il cane a "tirare fuori" e mostrare comportamenti che già gli appartengono, ma che devono presentarsi in maniera adeguata e nel contesto appropriato.
L'educatore ha il compito basilare di favorire lo sviluppo di una relazione tra pet e proprietario armonica e felice. Fondamentalmente l'educatore ha un ruolo formativo e lavora su animali che non presentano patologie comportamentali, al limite su animali che presentano problematiche gestionali.

ISTRUTTORE CINOFILO

Istruire significa "costruire sopra" da "in-struere", i compiti di questa figura professionale sono molteplici:
• aumentare le conoscenze dell'animale per renderlo capace di relazionarsi adeguatamente e con stress ridotti nei più svariati contesti ambientali;
• fornire le competenze adeguate per lo svolgimento di compiti specifici in relazioni e precise richieste: partendo dal semplice "seduto" fino ad arrivare a comportamenti più complessi come aprire le porte o accendere la luce svolti dai cani per disabili;
• preparazione di cani ad ambiti specialistici ed a discipline sportive: obedience, agility, pet therapy, ecc.
• intervento riabilitativo in individui che presentano patologie comportamentali.

ADDESTRATORE CINOFILO

In questi anni, con l'avvento dei così detti "metodi gentili", parlare di addestramento ha assunto una connotazione negativa.
Questa figura professionale è caratterizzata dall'applicazione di metodi coercitivi molto spesso basati sulla punizione (esempi estremi sono il collare a strozzo, il collare elettrico, il collare antiabbaio, ecc.) più che sul rinforzo (premio). Addestrare significa etimologicamente "rendere destro", vale a dire fornire all'animale delle competenze e delle abilità che normalmente non gli appartengono: cani da utilità e difesa, cani guida per non vedenti, cani per disabili, cani antidroga, ecc.
Si tratta di competenze che non hanno alcuna utilità reale per il cane, ma la possiedono per l'uomo.
Oggi molti addestratori hanno compreso le potenzialità dei metodi gentili e stanno andando incontro ad una trasformazione che li avvicina di più agli istruttori cinofili.

ATTENZIONE

In Italia non esistono albi in cui poter trovare educatori ed istruttori avendo la certezza che costoro abbiano seguito adeguati percorsi formativi.
Quindi esorto i proprietari ad essere attenti ed oculati nelle loro scelte ed a sincerarsi che le persone con le quali prendono contatti non abbiano semplicemente letto un testo di pedagogia o educazione cinofila o abbiano solamente eseguito un percorso riabilitativo con il proprio cane; ciò non è sufficiente per essere dei professionisti competenti in questo ambito.
Personalmente mi avvalgo solo di educatori ed istruttori diplomati che lavorano sotto la mia supervisione.